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domenica 5 ottobre 2008

4a Giornata CV: Torre - Fulgor Thiene: 3-1 (19-25,25-16,25-20,25-19 )

Le rondini ora cominciano a rompere...

Detto di una settimana fa, che una rondine non fa primavera, ci troviamo a commentare una partita dall'analogo sviluppo, con partenza a mille e poi, come ad aver dimostrato qualcosa, fuori partita. Tutti. Arriviamo alla partita malconci, con Atzeni influenzato, Molo appena uscitone (ancora febbricitante e con un solo allenamento), Billato out per motivi coniugali, Costacurta idem ma per motivi coniugali degli altri, e Sola desaparecido. Senza contare che il capitano-allenatore-custode-cuoco-ETuttoQuelloCheVolete Chemello, deve arrivare dalla stridente Verona dopo per un corso.
Con queste ottime premesse PIM-PUM-PAM e ci portiamo a casa un set nel quale i torrinesi, o torrinisti, o torrini UNZ UNZ, restano più o meno a guardare, colpiti per lo più dal gioco al centro e dal servizio di Parise che parte subito a freddo come una flatulenza non avvisata, con un 19-25 che considera anche una discreta rimonta dei padroni di casa nel finale.
Bene, bon, magnà ghemo magnà, bevù gavemo bevù e desso tutti casa...sembra essere questo il Fulgor-pensiero al rientro in campo, con lo stesso sestetto (Molo-Fontana, Parise-Fassina, Zuccolo-Pozzan) che aveva conquistato il primo parziale. Partiti e si respira già un altra aria, il nostro gioco cala visibilmente ed il Torre inizia a passare, con Rocco su tutti che spesso e volentieri passa a destra a sinistra e anche sopra al nostro muro. Noi per far fronte a tutto questo giochiamo con il vigore di una pappetta plasmon e subiamo una sconfitta pesante, senza mai provare davvero a rientrare in partita.
Terzo set e Chemello, giunto alla fine del primo set, sostituisce Fontana, ma la musica non cambia di molto, il nuovo ingresso riporta sicuramente aggressività, ma il gioco è ancora troppo compassato ed il Torre ha ormai ripreso sicurezza nei propri mezzi. Forse ora basterebbe una reazione di cattiveria per rientrare in partita ma questa non arriva ed è così che si perde anche il terzo set.
Nel quarto parziale Fontana per Molo e Pellin per Pozzan nel sestetto di partenza ma la storia è sempre la stessa, squadra appagata come se un set vinto portasse punti, gloria o donne a scarrettate e cadono palloni piuttosto lenti. L'ingresso dell'arrivato all'ultimo minuto Guzzonato nelle fila dei padroni di casa certamente non facilita le cose, ma l'impressione, anche alla luce degli altri cambi apportati dal Torre, è che cmq la grinta del primo set fosse andata persa nel regno di Maga Magò.
Finisce così una partita combattuta fino ad un certo punto, che sicuramente rafforza la nostre possibilità potenziali, ma che appunto rafforza anche il concetto di potenziale, ovvero che se non ci mettiamo in testa che le partite durano dai 3 ai 5 set rischiamo di darci delle legnate mica da niente.
Torre, specie con Rocco e Guzzonato, dimostra di poter ambire sicuramente al un buon campionato di D, arbitraggio buono, e noi che speriamo le rondini ora siano solo da mangiare allo spiedo e che non caratterizzino più i nostri commenti post-gara. Ora arriva in casa il Povolaro in cerca dei tre punti che potrebbero essere quantomeno la migliore possibilità per un secondo posto il quale può dare la possibilità di avanzare nella competizione, dato che il girone è già stato vinto dal Castellana quantomeno per gli scontri diretti. Noi dal canto nostrom dopo aver sottolineato la convincente prova di Fassina, MVP, speriamo di riuscire a concludere non da ultimi, dato che il cucchiaio di legno è bello che andato, ora proviamo anche a toglierci alte soddisfazioni, finché non abbiamo niente da perdere.

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