Aggiornamenti:

martedì 30 marzo 2010



1. Filosofia Zen del sorriso

- Rilassate, a te me pari teso
- No no, son concentrà
- Eora sconcentrate!
SAGGEZZA

2.Vudù:
A furia di sfottere la capolista, la punizione divina si scatena sui fulgorati. Docce fredde? Riscaldamento rotto? Partita persa a tavolino? Molto peggio. La bottiglia di prugna cade e si rompe e tutta la correzione va a ramengo. PUNITI.

3. Figur'emmedd
Iceman1 (prima dell'urlo pre-saluto):
"Oh, si fa un minuto di silenzio. L'arbitro fischia e lasciamo cadere la palla ok?"
Iceman2 (prima del saluto):
"Oh, si fa un minuto di silenzio. L'arbitro fischia e lasciamo cadere la palla ok?"
Iceman3 (dopo il saluto):
"Oh, si fa un minuto di silenzio. L'arbitro fischia e lasciamo cadere la palla ok?"
Iceman4 (dopo l'urlo pre-gara):
"Oh, si fa un minuto di silenzio. L'arbitro fischia e lasciamo cadere la palla ok?"
Iceman5 (prima del fischio d'inizio):
"Oh, si fa un minuto di silenzio. L'arbitro fischia e lasciamo cadere la palla ok?"
Fischio dell'arbitro, battuta degli ospiti, tutti fermi tranne il nostro centralone nr. 1 che parte e si mette in posizione x la veloce. MARMOREO

lunedì 29 marzo 2010

Fulgor - EVC San Marco: 3-0 (25-23,25-10,25-14)

In Scia.
Salutiamo il PalaFulgor con una vittoria che ci consente di restare in scia della coppia di testa Intrepida-Casale, sempre appaiati a quest'ultimi, ma discriminati da un minor numero di vittorie. L'ultimo turno casalingo infatti si disputerà nella ridente Lugo di Vicenza, prima del match esterno, conclusivo della stagione, con RDB.
La partita ci vede partire lenti, con la ricezione che funziona ancora a tratti e qualche muro subìto in più del solito al centro, probabilmente in seguito ad un'analisi della partita di andata, dato che fin dal primo punto il raddoppio in zona 3 è sistematico.
Un colpo di coda nel finale ci permette di portare a casa il parziale. Il secondo e terzo set, pur partendo con lo stesso sestetto, vivono di un trend completamente diverso che ci vede andare sopra di parecchi punti, riassettando i fondamentali. Ciobi da spazio a diversi giocatori ma il risultato non cambia, avanti sempre con un gioco che fino alla fine resta costante ed efficace, e che ci porta 3 punti che mantengono viva la possibilità del doppio salto consecutivo di categoria, anche se la vittoria dell'equestre Intrepida sul CUS fa prendere al campionato una strada piuttosto definita, anche in vista dei rispettivi calendari. Identico discorso per Casale che imponendosi sul Solesino resta appaiato a noi, ma avanti per il numero di vittorie.
San Marco si applica tatticamente cercando di fermare il nostro punto di forza più efficace ma questo non basta, ma anche se la salvezza per loro è ancora matematcamente possibile, il calendario però non è amico, dato che nei prossimi turni dovranno affronare le prime due della classifica.
Noi siamo partiti traballanti ma appena entrati in partita abbiam tenuto il ritmo fino alla fine. Ora abbiamo 20 giorni per lavorare e preparare al meglio le ultime due partite, per portare a casa quei 6 punti che ci permetterebbo di essere li ed aprofittare di ogni eventuale minimo rallentamento di chi ci precede, dato che potrebbe risultare determinante; gli avversari sono tutt'altro che semplici da affrontare dato che che RBD, pur avendo fatto l'ammazza-grandi più di una volta, è stranamente in cerca di punti che diano la salvezza certa, mentre Grifone, anche se ormai dovrebbe essere tranquillo su tutti i fronti, ci riporta alla mente la prestazione di assoluto livello con la quale ci ha sconfitti all'andata.

mercoledì 24 marzo 2010

Facciamo Chiarezza:


Passano le prime due e la terza eventualmente può essere ripescata. Nessuna traccia dei fantomatici playoff indicati dal GdV, se non fra la C e la B e nel femminile.

Classifica Avulsa: riportiamo la logica applicata per i play-off femminili supponendo che sia la stessa per il nostro campionato, dato che non ce n'è una di specificata:

La classifica del play‐off sarà determinata in base ai seguenti criteri:
1. Maggior punti in classifica
2. Maggior numero di gare vinte
3. Miglior quoziente set
4. Miglior quoziente punti
5. Risultato dello scontro diretto fra le squadre a pari punti.

martedì 23 marzo 2010

Podio 18ma Giornata

1. Lo studio fa male
Questa è la schiena del nostro coach dopo 2 giorni di festeggiamenti di laurea. MARTIRE.





2. GidiVì
A 4 giornate dal termine siamo a 3 punti dalla prima. Nella squadra è sempre più apprezzato lo sforzo della stampa locale di non parlarne troppo, per non metterci troppa pressione addosso. LUNGIMIRANTI






3. Spogliatoi comunicanti
Ottima idea per incentivare la pallavolo maschile della Fipav Padova: fare gli spogliatoi comunicanti fra maschi e femmine. Però con noi non attacca, siamo uomini integerrimi, e anzi, siamo quasi infastidi dal fatto che erano sicuramente le ragazze a spiare noi. TENTATORI

lunedì 22 marzo 2010

A.S. Solesino - Fulgor (23-25,17-25,22-25)

Aaaaaaaaaaahhhhh!!!!
Brutta prestazione esterna quella contro gli ormai retrocessi solesini (o soletti o solerti come volete).
Già nello scoprire di aver lasciato a Fulgor i documenti e anche un paio di pantaloncini capiamo che la serata sarà difficile. Bellissimo impianto quello patavino, buona superficie di gioco, spalti vicini e con buona visibilità, palestra ampia e canestri a misura Brunetta a fare da cornice al rettangolo di gioco. Pronti via, un buon turno di battuta di Iceman ci mette avanti e le manone sante di Pippo tengono il distacco. Purtroppo il resto latita, siamo sulle gambe, più di testa che effettivamente di gambe, e tutto il meccanismo di gioco ne risente. Fortunatamente i padroni di casa non hanno l'interesse di approfittare della nostra vistosa debacle ed è così che il set si trascina fino al 23-25. Migliorano leggermente le cose nei parziali successivi, dove qualche bello scambio si vede, ma nel complesso c'è la sensazione che entrambe le compagini potessero fare molto ma molto meglio. Fortunatamente (per noi) questo è sufficiente a portarci i tre punti, e pazienza per il bel gioco.
Solesino ha mostrato bei colpi specie in palla alta ma senza la combattività avuta in andata, comprensibilmente anche in conseguenza dell'ormai certa retrocessione. Auguriamo loro una pronta risalita.
Noi fuori giri completamente, poco da dire. Ciobi dedice per il "adesso restate in campo e cercate di giocare come sapete" (per dirla bene), ottenendo cmq un minimo reazione dai suoi. Che sia stata l'ampia festa x il dottorato del coach o una giornata storta collettiva a prescindere, poco importa. Fattostà che non va ripetuta, fine. Da evidenziare invece il supporto costante di tutta la panchina, e di Ricky DF su tutti in campo, nel cercare di far ripartire la squadra, atleta per atleta, dalla tranquillità, preziosi.
Arbitraggio pulito, sicuramente aiutato dai pochi casi dubbi, ma diamo all'arbitro quel che è di Cesare.
Detto della partita che poco da dire aveva, buttiamo un'occhiata sulla corsa promozione: Intrepida vince una partita a quanto pare tirata con Mussolente, poi Casale che non perde mai, non perde mai e infatti vince. Tutto immutato quindi, solo che manca una partita in meno ed il prossimo turno che vede il CUS opporsi all'attuale capolista potrebbe rivelarsi decisivo, perchè se è vero che al momento Casale è la squadra da battere, è altrettanto vero che se Intrepida tiene, vince lei e tutti gli altri possono far poco, in nome dei punti accumulati nel corso del campionato. In coda la lotta per la salvezza è ancora aperta, con RDB al momento salva, mentre CUS è abbastanza lontana per restare tranquilla.
Attendiamo la prossima puntata.

martedì 16 marzo 2010

Podio 17ma Giornata

1.Sugar
Il muro in-your-face sul forte giovane centrale Veneziano è da Telefono Azzurro. VIOLENTO




2. La Primavera
..Sta arrivando. Chiari segnali nel cielo, nei prati e soprattutto in palestra. ACCLIMATATA







3.Franco
Due partite decisive, due vittorie, con Franco. AMULETO.

lunedì 15 marzo 2010

Fulgor Thiene - CUS Venezia: 3-0 (25-21,25-18,25-23)

Obbiettivo salvezza: centrato.
Con 5 giornate d'anticipo, di cui una di riposo, centriamo l'obbiettivo minimo, nonchè principale, della stagione. Partita sicuramente ostica quella che porta al Palafulgor i lagunari, squadra che si dimostra dotata di ottime individualità fin dal riscaldamento.
Parte infatti tutto a favore loro il primo set, con il nostro sestetto in difficoltà soprattutto in fase muro-difesa. Venezia infatti attacca bene ed in modo molto vario da tutte le zone. La tendenza viene però invertita quando si individua nel forzare le battuta, il fulcro su cui far leva per spostare gli equilibri della partita. Venezia scopre una fase di ricezione meno efficace rispetto a quella di attacco e di conseguenza il loro gioco ne risente, consentendo al nostro muro di iniziare a lavorare finalmente come sa. Si porta così a casa il primo set e nel secondo cominciamo ad affondare i colpi anche noi con uno Sugar in stile re Mida, che trasforma in oro tutto quello che tocca, a guidare l'attacco bianco blu, mentre Denis una volta ingranata la marcia di rende protagonista di una serie di difese "estreme" che sicuramente hanno grossissimo peso sull'equilibrio della partita. Su questa strada si vince il secondo set cmq combattuto, mentre nel terzo Venezia cala probabilmente sopratutto di fiducia e resta combattiva, purtroppo, solamente in infondate proteste, che non fanno altro che portare più velocemente i 3 punti in casa nostra.
Ospiti quindi agguerriti davanti sicuramente come poche altre squadre di questo campionato, con uno dei centri a stagliarsi certamente su tutti i suoi compagni e anche, assieme a quello dell'Intrepida, sugli altri centrali del girone, Fulgorati esclusi. Meno sicuri dietro e questo senz'altro è stato loro letale in questa occasione.
Noi raggiungiamo, come detto, l'obbiettivo stagionale e tutto ciò che riusciremo a fare nelle restanti 5 partite sarà gradito bottino aggiuntivo. Di certo è innegabile la soddisfazione di aver fatto bene al primo anno in serie D. Quindi complimenti a tutti, la festa sta per iniziare e, comunque vada, sarà grande.
Arbitraggio molto positivo, preciso e sicuro nelle scelte, fermo ma chiaro nelle spiegazioni; uno dei migliori se non il migliore della stagione.
Ora avanti, mentre il campionato emette il primo duro verdetto vedendo il Solesino dover abbandonare le ultime speranze di salvezza con la matematica che giunge a condannarlo alla retrocessione in prima divisione, in casa Fulgor si naviga a vista con Intrepida che continua a condurre, ma perde un punto con il Palazzolo, Casale che continua a vincere e convincere (confermando l'impressione che abbiamo avuto di squadra più in forma) e cmq altre 2-3 squadre li a lottare. Ed è li che siamo anche noi, con la tranquillità di sapere di aver fatto il nostro, star facendo molto di più, e la voglia di vedere dove possiamo arrivare. Quindi, avanti così, fino alla fine.

martedì 9 marzo 2010

Podio 16ma Giornata

1. Sugar che non finisce la pizza
E venne il giorno. Questa foto testimonia l'evento. I dietologi di tutto il mondo sono nel panico, alcune sette religiose lo indicano come il segno dell'imminenza dell'Armaggedon. La data che resterà nella storia è il 6 Marzo 2010, l'ora, le 23.26. Il fatto: Sugar cede, dopo strenua battaglia, e non finisce la SUA pizza. INQUIETANTE

2. 37-35
Finale pulp quello del 3° set che ci porta ben oltre i 30 punti (purtroppo eravamo 19-23). Ecco perchè la pallavolo non sarà mai uno sport x il piccolo schermo: i tempi televisivi non imprigioneranno mai il nostro estro. Per fortuna. ETERNI.




3. Le cocorite del pullmino
Un accenno dovuto alle cocorite invisibile stivate nel retro del "Tartufo Bianco" che dall'inizio dell'anno ci accompagnano nelle nostre trasferte. FEDELISSIME

lunedì 8 marzo 2010

Mussolente - Fulgor: 3-1 (25-23,17-25,37-35,25-18)

Peccato.
Ed eccoci qui, puntuali ed esaustivi nonostante la sconfitta, a riportare i fatti di un Mussolente - Fulgor che avrebbe potuto, visti i risultati degli altri campi, avvicinarci di molto a quell'Intrepida che nonostante tutto resiste ancora in cima alla classifica.
Dopo un riscaldamento all'insegna di un rock indemoniato a volume indemoniato, apprezzato probabilmente sopratutto dal piccolo Nicola, si parte con il vento in poppa e in men che non si dica ci portiamo subito sullo 0-5, costringendo i padroni di casa ad un giovane time-out. Di li loro si riassestano e il vantaggio acquisito si mantiene costante fin sopra i 20 punti, in virtù sopratutto di un servizio che rispetto all'ultima partita mette più in difficoltà la nostra ricezione. A questo punto la nostra mancanza di cinismo consentie a Mussolente di raggiungerci e purtroppo anche di superarci, regalando praticamente un set in cui siamo sempre stati avanti.
Nel secondo parziale la reazione è veemente e, con una bella prova a muro e senza sbagliare troppo il resto, vinciamo il set con buon margine, rientrando ufficialmente in partita. Il terzo parziale purtroppo vive la stessa storia del primo, sempre avanti fino a farci però raggiungere nel momento finale del set. Di li è una guerrra di set-point annullati e scambiati molte volte come testimonia il parziale finale. Purtroppo l'equilibrio è grande e il minimo errore diventa decisivo. Tocca a noi commettere il doppio fallo e Mussolente si porta a casa un set per il quale, sopratutto nel finale, vanno fatti i complimenti ad entrambe le squadre. Purtroppo però un set che finisce così toglie molte energie e sopratutto è una martellata enorme sul morale della squadra che ne esce sconfitta. Anche se in realtà, almeno all'inizio del 4° parziale restiamo comunque in partita, lentamente, dalla metà in poi, cediamo il passo e per Mussolente la strada verso i 3 punti diventa via via sempre più in discesa.
Mussolente è significativamente diversa dall'andata, almeno a livello di distribuzione di forze, il laterale numero 4, devastante al tempo, oggi è più in ombra mentre si evidenzia una bella prestazione sopratutto dell'opposto. Merita i tre punti perchè, nonostante una partenza lenta, forse perchè sentiva molto la partita, ha saputo restare in corsa ed aprofittare dei nostri passaggi a vuoto.
Noi siam partiti molto bene, ma ci siamo persi strada facendo. Determinanti i finali dei set dispari, e sicuramente il lungo testa a testa sopratutto del 3°. La vittoria per 3-0 del Casale che non perde mai (a parte con Grifone, Este, Intrepida e Mussolente più altri 3 tie break sparsi in giro x il girone ma che comunque al momento appare sicuramente la squadra più in forma di quelle affrontate) sull'Intrepida, da una parte ci mantiene cmq in corsa (i 4 punti dalla vetta restano invariati), mentre dall'altro rappresenta il rammarico di aver un po' buttato alle ortiche una buona occasione per avvicinarci alla vetta, in modo simile a quello della partita precedente in cui, avanti agevolmente 2-0 abbiamo concesso alla capolista di strapparci un punto. A conti fatti saremmo potuti essere primi, ma del resto come noi chissà quanti altri ragionamenti possono fare anche le altre squadre, con i se e i ma non si va da nessuna parte, attaccarsi a queste cose, come agli errori arbitrali, sarebbe piuttosto vacuo. Partiamo quindi dalla situazione attuale in cui 4-5 squadre lottano con i propri alti e bassi in pochi punti, e in cui al momento una sembra essere più in forma delle altre, il Casale.
Non va comunque dimenticato che siamo la cenerentola del campionato e come neo-promossa stiamo facendo più che il nostro dovere, a livello di classifica.
Arbitraggio nella norma, qualche errore anche sui finali di set ma da ambo le parti, come, del resto, è normale che sia.
Prossimo turno in casa con Venezia, la partita che ci ha tolto Poz, vinta in emergenza con carattere. Occorrerà averne per replicare il risultato. Siamo in ballo e balliamo, con agonismo ma sempre senza dimenticare chi siamo e qual'è la nostra forza.

mercoledì 3 marzo 2010

"Ricordati che sei ancora secondo"

Restiamo umili ragazzi, restiamo umili :)

martedì 2 marzo 2010

Fulgor - Intrepida: 3-2 (25-19,25-20,16-25,16-25,15-13)

Scontro diretto: Vinto.
E fu così che si arrivo al gran giorno, arriva al PalaFulgor la capolista, non accadeva ormai da oltre un anno, dato che tanto è il tempo in cui la capolista siam stati noi, lo scorso anno. Arriva la capolista e la nostra gente risponde alla chiamata, mezzo PalaFulgor pieno, l'altro mezzo lo riempiranno i seguitissimi ospiti. Le ragazze preparano i pon-pon, rigorosamente bianco-blu, le più piccoline i cartelloni. Il resto è tifo unanime, rumoroso, fragoroso, potente. Loro ci sono, ora tocca a noi.
E noi non sbagliamo. Partiamo duri compatti e concentrati, la rice gira, Ricky ne aprofitta e manda a segno i nostri centri che a ripetizione mettono giù palla. E quando loro vengono controllati, tocca all'artiglieria di palla alta continuare l'opera. I muri, sparsi per tutti i nove metri della rete fanno il resto. La miscela è fatta, potente, esplosiva, letale. Solo il servizio pecca, perchè nel voler essere aggressivi, esageriamo e regaliano 6-7 punti buoni ad un'Intrepida che finora è costretta ad inseguire ad AMPIA DISTANZA.
Questo filo conduttore caratterizza i primi due set, in modo identico, mentre nel terzo c'è un leggero cedimento. E qui si vede che non siamo più in prima divisione. Gli avversari, come già successo altre volte, quest'anno non aspettano certo che ci riprendiamo e in men che non si dica rientrano prepotentemente in partita, conquistando il terzo parziale, e dimostrando anche nel quarto di non essere primi per caso. Il gioco ospite infatti diventa efficace, come già vedemmo all'andata (va detto che allora noi eravamo piuttosto in emergenza), con uno dei centri a far valere doti fisiche di rilievo e anche il resto della squadra a giocare in modo pulito e poco falloso. Difficile trovare un varco in cui puntellarsi per risollevare le sorti del set che finisce seccamente a largo vantaggio dei veronesi.
Ma è ancora una volta la nostra solita arma vincente a salvarci, invocata da Ciobi che al solito ci ricorda chi siamo, e da dove arrivano i nostri successi, quindi calma e giochiamo per divertirci.
Detto..Fatto. L'equilibrio iniziale del tie-break dura fino al 2-2 poi un felice turno di battuta-muro ci porta sopra alla grande, e al cambio di campo siamo favoriti per il successo finale. La vittoria è li, a un passo.
E qui l'errore è ancora una volta quello di far rientrare gli avversari in partita, costringendo così entrambe le compagini a lottare con il sangue agli occhi fino al 14-12. E queste è la sequenza finale: ricezione, palla alta e scelta per la diagonale stretta. Il muro è piazzato e alto e forte: non è la scelta più felice:murata, 14-13. Palla successiva, la situazione si ripresenta identica: ricezione, palla alta e stavolta il lungolinea diventa un manifuori che nonostante le accese quanto però infondate proteste avversarie, infrante dapprima nel giudizio dell'arbitro e successivamente nella sportiva ammissione di un "Intrepido", ci porta il 15° punto, e con esso il terzo set e i due punti di un tie-break appertenuto ad una partita bella e combattuta. E sopratutto Vinta.
Intrepida dopo i primi due set in cui c'era poco da fare, mostra ciò di cui è capace non appena le si concede un attimo di spazio. Come detto attacchi potenti e precisi, muri composti e difesa organizzata, si dimostrano essere i motivi per i quali è ad oggi ancora la prima della classe.
Noi abbiamo il rammarico di aver sfiorato i 3 punti ma di essere calati troppo presto, con la soddisfazione di conquistare l'ultimo set. Certo, forse prima della partita avremmo firmato per questo risultato, ma con il senno di poi, un po' amaro in bocca resta. Quel che è sicuro è che abbiamo visto, ancora una volta dopo Mussolente, CUS e RDB, che quando giochiamo liberi di pressione e paure, è un gran bel giocare. Ovvero i nostri peggiori avversari siamo ancora noi stessi.
Arbitraggio all'altezza della bella partita.
Un grazie grande come l'unione di tutti i nostri cuori a tutti coloro che sono venuti a tifare per noi, soffrire con noi e vincere, assieme, una partita in cui, siamo certi, tutto il pubblico si è divertito. Senza di voi sarebbe dura, sempre presenti, impagabili.

Giornale di Vicenza

Ed ecco che la nostra testata giornalistica locale non manca di dare il giusto risalto alla nostra piccola impresa di Sabato sera:

Il Torrebelvolley non delude e fa tornare a casa il Moselice, in lotta per la salvezza, a mani vuote

Il Torrebelvolley non delude e fa tornare a casa il Moselice, in lotta per la salvezza, a mani vuote. Così non è stato, invece, per l'Olimpia Zanè, che è inciampato contro il fanalino di coda Sabbionese, che con i punti conquistati rimane in perfetta corsa salvezza. Per i ragazzi di Soliman (ancora privi di pedine importanti) è il terzo ko di fila. Sono finite con due vittorie al tie break le partite delle vicentine del girone B. Lo scontro al vertice tra Fulgor Thiene e Us Intrepida è finito in favore dei padroni di casa che accorciano così la distanza dalla testa della classifica, anche se rimane un po' di rammarico per non aver praticamente giocato nel terzo e quarto set, dopo due parziali perfetti. Per fortuna nel set decisivo è arrivata la reazione che ha portato alla vittoria. Stesso risultato per il Mussolente, che però si era trovato ad inseguire gli avversari, avanti per 2-0. Il punto perso ha permesso al Casale di raggiungere i bassanesi al terzo posto.

lunedì 1 marzo 2010

Podio 15ma giornata

1. Tifo
Il supporto della nostra gente che come sempre, e nelle occasioni speciali in modo particolare, ci sostiene come un fiume di mani che ci spingono verso il punto. Questa foto riassume come meglio non si potrebbe il concetto, con Eli e Aurora le nostre supporters più giovani. GRANDISSIMI

2. Andrea e il tavolo del pugno di Neno
A neanche vent'anni, vedersi la vita scorrere davanti quando Neno ti viene incontro,incazzato come un bufalo, brandendo il pugno come il martello di Thor, può essere una cosa che ti segna per sempre, chiedere ad Andrea, segnapunti per l'occasione. Fortunatamente il nostro numero 17 decide, peraltro dopo essersi accertato di colpire nel punto meno dannoso, di sfogare la rabbia sul tavolo del segnapunti. Contemporaneamente all'altro capo della terra, una decina di surfisti di Sydney ringraziano xchè in quel momento hanno potuto cavalcare un'onda anomala di spropositate dimensioni in una giornata di maretta leggera. ESAGERATO

3. De Cubertain
Chiamare la palla toccata (peraltro in modo evidente) sul 14-13 per gli avversari nel tie-break di una partita combattuta come se si fosse stati a Stalingrado nell'inverno fra il '42 e il '43, oltretutto mentre i tuoi stessi compagni negano l'evidenza, è un nobile segno di grande sportività. CHAPEAU