Aggiornamenti:

mercoledì 30 marzo 2011

Podio XXI

1. Marzia&Anna
Sole in mezzo ad una bolgia scatenata di bimbi, genitori e anziani brontoloni che neanche alle riunioni dell'asilo nido dei peggiori bar di Caracas si vedono, urlano e ci sostengono nonostante tutto e tutti. ERO(..)ICHE.

2. Geografia Astronomica da ristorante

Momenti di approfondimento e cultura nel post-partita, come sempre. Lasciamo agli altri le ubriacature, le magnade, le parolacce e discorsi sui tette/culi. Noi vogliamo, da sempre, essere ebbri solo di cultura. CONSORZIONETTUNO


3. Guida della frazione di S.Andrea
Con la sua Opel ci porta quasi in spalle alla palestra che altrimenti non avremo probabilmente mai raggiunto. Come detto cmq quella sbagliata. TRADITORE



4.
Sanko papà

Video shock che muoverà un vespaio più grande delle notti di Arcore. Milioni di donne saranno distrutte, ma qualcuna anche si intenerirà. Per ovvi motivi non vi possiamo mostrare il video ma fidatevi. RIVELAZIONE

5. Patriottismo
Altro che i calciatori che non sanno neanche l'inno. Noi il tricolore ce l'abbiamo dentro. Nello stomaco. MAMELICI

lunedì 28 marzo 2011

Campodarsego - Fulgor: 3-1 (25-20,25-13,22-25,25-18)

Sbagliata la partita sbagliata.














Qualcuno ha detto che la fruizione del "Biso Pallido" in loco dei soliti "Tartufo Bianco" e {NonMiRicordoComeSiChiamaL'AltroPulminoQueoTutoRoto} sarebbe stato presagio di sventura. Le successive 5 inversioni di marcia prima di arrivare a fiumicello (che starebbe benissimo vicino a laghetto qua a Vicenza) rafforzano la tesi iniziale. Quando la sezione "laterali" racchiusa nella "Neno-mobile" decide di staccarsi dalla comitiva per seguire un gentile, in apparenza, signore autoctono che si offre di condurci fino alla palestra, si avvera la premozione. Perchè noi nella palestra giusta non siamo mai arrivati. Cazzate a parte, la metafora centra perfettamente quello che, ahinoi, è successo sabato, ce lo siamo detti apertamente, all'unisono. Il clima pre-partita è buono, nel senso che non c'è quella tensione che è sempre stata la sola minaccia nel nostro gioco. Purtroppo questa tranquillità scappa via assordata probabilmente dal fischio dell'arbitro. Inutile forse entrare nel dettaglio di 4 set identici dove i vari reparti hanno funzionato in modo discontinuo, e purtroppo con poca coincidenza. Forse da fuori abbiamo dato un'impressione diversa a qualche signore del (cmq ottimo) pubblico indigeno, ma vi giuriamo che ci abbiamo messo tutto. Ma non ci riusciva niente, purtroppo è evidente, e non troviamo altra spiegazione se non nella (già vista) troppa tensione. Le 27 battute sbagliate che qualcuno pare aver così enumerato ne sono testimonianza. Il terzo set vinto è stato un mix di lieve contenimento degli errori e del solito cuore che più di una volta ci ha salvato, e che in 2 anni ci ha portati dalla provincia al tetto della regione. Le altre battute, quelle che non finivano a destra, a sinistra, lunghe o in rete, o perfino quasi sul soffitto, erano costrette ad essere ricevute senza problemi dai Campodarseghesi (o come mai si dirà) che, giustamente, hanno aprofittato della nostra debacle e fatto il loro gioco onesto e pulito, sicuramente più efficace che all'andata, con più di qualche bel punto degno di nota, specie fra zona 3 e 4. Impossibile non rendere merito al pubblico di Campodarsego che ha sostenuto in modo esemplare e sempre positivo i propri paladini. Ricorda il nostro pubblico dei momenti migliori, che in questa giornata s'è riassunto in Anna e Marzia assolutamente eroiche nel sostenerci nonostante tutto, grazie davvero. Complimenti dunque agli avversari che infilano 3 palline pesantissime nel pallottoliere. MA SE PER CASO QUALCUNO PENSA CHE SIA FINITA, GIRI AL LARGO DALLE ROGGE. QUA NESSUNO DEVE MOLLARE, NESSUNO MOLLA E NESSUNO MOLLERA'. Se siamo arrivati a questa sfida a 15 punti rosicchiando qua e la a CHIUNQUE quando non avevamo apparentemente nulla da perdere, e siamo scivolati puntualmente laddove qualcosa da perdere ce l'avevamo, significa che quella è la strada e che veramente lo possiamo fare.
Certo la vittoria di sabato avrebbe significato molto o moltissimo, a scelta, ma DEVE essere considerata come la più classica della partite sbagliate. FINE. Per il resto rimangono diverse palline fuori dal pallottoliere da prendere e abbiamo tutte le possibilità, viste e confermate, di prenderle e tingerle di biancoblu. Sta a noi, uno per uno.

martedì 22 marzo 2011

Sugar questo è soprattutto per noi

clicca sull'immagine per vedere come dobbiamo arrivare atleticamente pronti a sabato sera

lunedì 21 marzo 2011

Podio XX

1. Fuoco Amico
Pensavamo che solo Pippo con la spalla di gomma fosse in grado di mostrare certe traiettorie, ma quando il lato di Paesa sgrana una bomba dritta in testa al suo centro chiudendo un po' troppo la diagonale stretta, abbiamo capito che non è così. SNODATO



2. Sanko-Poz
I nostri saltatori entrano nel vivo della battaglia e il martello Sanko prima ed uno stratosferico Poz poi si stagliano sugli scudi in mezzo ad una squadra che cmq ha fatto bene nel collettivo, soprattutto sul piano del carattere. Per dirla alla Sanko: CE L'ABBIAMO.


3. Time Out finto
Time-Out è quando arbitro fischia. Ad ogni modo GRAZIE.








4. Doppia esultanza
A fine Tie-Break paese esulta a centro campo per la vittoria del match che li continua a tenere in testa alla classifica con qualche utile punto di distacco. E noi ci uniamo a loro perchè questo punto è d'oro. Immaginiamo cosa avrebbe potuto pensare uno entrando in quel momento in palestra. PAREGGIO.

lunedì 14 marzo 2011

Podio XIX

1. Inno Nazionale
L'esecuzione dell'inno nazionale nel pregara è stata una bella emozione, da pelle d'oca. Però ricordiamoci che la strofa finisce in "..italia chiamò, sì!" e non "..italia chiamò, UE'!". Quella è la Guerra di Piero. EMOZIONANTE

2. Pippo
SENZA PAROLE.

3. Gioie di Ada
Non è pubblicità, che stiano tranquilli gli organi competenti. Ma di certo sto ristorante ha delle proporzioni abnormi. Per non parlare del finocchietto finale di Chicco. ESAGERATI

lunedì 7 marzo 2011

Fulgor - Sisley 2-3 (24-26,26-24,25-22,24-26,11-15)

(Ri)Sfiorato il colpaccio..
..e sarebbero stati 3 punti d'oro. Arriva a Thiene una squadra di giovani ma tutt'altro che sprovveduta. Come ci si aspettava si vede una squadra dotata sia fisicamente che tecnicamente ben oltre la gran parte delle squadre affrontate fin qui negli anni. Ma c'è un'altra cosa, in genere una squadra così forte "davanti", fatica di più "dietro", ed invece le giovani promesse di Treviso non mollano una palla, distrubuendo i meriti del loro successo anche su questo fondamentale.
La partenza è buona da parte nostra, c'è il piglio giusto in campo e limitando quasi allo zero gli errori e l'imprecisione ci portiamo sul 18-12. Si sente l'aria dell'impresa ma una loro banda pensa bene di riportarci con i piedi per terra infilando una serie di battute che un po' mettono in difficoltà la ricezione, ma anche quando prendiamo le misure non riusciamo a mettere giù palla. Di li il set torna in equilibrio fino al rush finale dove gli episodi fanno la differenza, e al primo giro la fanno in favore degli ospiti.
Si parte nel secondo parziale con la convinzione di essere ben in partita da una parte, ma dall'altra l'amarezza per aver per l'ennesimo set per la poca "simpatia" che abbiamo per la zona fra i 20 e i 25 punti, senza contare il recupero concesso troppo facilmente agli avversari.
C'è maggiore equilibrio nel secondo parziale, anzi, siamo noi ad inseguire stavolta per tutto il set, che resta equilibrato, ma ci porta sul 22-24. Il merito li è di crederci fino a ribaltare e vincere. Identica cosa nel terzo, sempre molto equilibrio, con la Sisley che dispone in campo anche l'artiglieria pesante, che impressiona davvero come mai prima. Complimenti a loro, ma del resto, è la cantera di uno dei club più forti a livello nazionale. Cmq il terzo parziale è nostro con gli ospiti che perdono un po' la bussola, anche se strigliati a dovere (e forse anche oltre) dal loro coach. Torna il Malizia "profumo di impresa" che avevamo brevemente respirato nel primo set quando nel quarto parziale abbiamo la possibilità di chiudere sul 24-23 ma i giovani trevigiani non mollano neanche una palla e ribaltano stavolta a loro favore il finale di set, anche in seguito ad una palla molto dubbia non fischiata dall'arbitro su un secondo tocco loro, che riconduciamo alla devastante fatalità del "fa parte del gioco" e riportiamo cmq per dovere di cronaca. Nel tie-break la gara resta equilibrata con la Sisley che prende vantaggio un po' alla volta, e respinge anche il nostro ultimo tentativo di ritorno, portandosi a casa 2 punti.
Degli avversari abbiamo già detto, volendo trovare un difetto forse la tendenza a tirare quasi sempre e cmq tutto li porta ad essere fallosi e regalare punti.
Noi, dopo aver affrontato Schio e Sisley ci troviamo con 2 punti che due settimane fa avremmo considerato d'oro, e che effettivamente lo sono. Ma che perdono di lucentezza nel momento in cui ci accorgiamo che sarebbero davvero potuti essere 6, se solo avessimo chiuso al momento giusto i conti. Certamente siamo un po' spreconi ultimamente ma altrettanto certo è che siamo vivi e determinati a giocarla fino alla morte. Per citare un grande filoso portoghese contemporaneo, se i nostri avversari lasceranno la pelle in campo, noi lasceremo il sangue. Così anche noi abbiamo il nostro motto, chissà che porti bene. Una alla volta fulgorati, una alla volta, che non succede ma se succede, e se succede se fa..el pesse se va a magnà!!

martedì 1 marzo 2011

Podio XVII

1. Iceman: il cecchino
Difesa avversaria con palla che torna da noi a filo rete. Iceman salta, carica il colpo e colpisce l'avversario finito nel frattempo in tuffo fuori dal campo. Tanto per farvi capire che noi non facciamo prigionieri. KILLER


2. Libero Avversario
Non sappiamo se gioca sempre così, certo con noi è stato fenomenale, a parere unisonante di tutta la squadra. COMPLIMENTI






3. L'untore
Pare che in palestra ci fosse un untore, che portava alterne fortune a seconda della posto dove si sedeva. Visto il risultato finale, alla fine ha prevalso il cuore, e per questo, ti perdoniamo. ROMANTICO