Una rondine non fa primavera
Incontro abbastanza atteso quello contro i "vicini" maggiori di Marano, che ci si aspettava quale conferma o meno la progressiva crescita di condizione della squadra per arrivare all'inizio del campionato nel miglior stato di forma possibile.
Privi di Pozzan che cmq segue la squadra dalla tribuna Thiene scende in campo con Parise-Sola, Zuccolo-Pellin e Fontana-Molo per un primo set dove non si sbaglia quasi nulla e si tiene in mano il pallino del gioco mentre Marano fatica ad entrare in partita trovando in Peron l'arma più efficace che però da solo non basta a contrastare un parziale giocato con testa e cuore dalla compagine Thienese. La vittoria finale a 17 non è sembrata mai in discussione. Secondo set e primi cambi in casa biancoblu con Chemello per Fontana e Atzeni per Pellin, ma si vede subito che Marano ha un altro piglio ed infatti si lotta punto su punto fino ai venti quando, come spesso accade, le individualità forti fanno la differenza.
Palla a Peron, che ancora una volta è sugli scudi, significa quasi sempre punto in questo finale di set che Marano si aggiudica meritatamente, complice anche un nostro calo a livello di fisico ma soprattuto di concentrazione.
Stessa storia nel terzo set dove ci sono alti cambi ma l'equilibrio resta sempre ma Marano ora riesce ad andare a segno in maniera costante anche con gli altri giocatori mentre la nostra parabola discendente non accenna a placarsi. Nel quarto parziale, pur senza Peron che viene fatto riposare da coach Seresin, è ancora Marano ad avere la meglio, portandosi in casa meritatamente i 3 punti che tolgono dal palo la squadra ospitante.
Prestazione da considerare cmq positiva, al di là dell'ottimo primo set, anche per essere riusciti a restare in partita anche quando magari il fisico calava leggermente o cmq Marano faceva pesare in maniera evidente le sue individualità. L'obbiettivo di continuare nella crescita di condizione è stato atteso, e, per quelle che sono le nostre motivazioni per quanto riguarda la Coppa Veneto, la prestazione è positiva. Certo sarebbe piaciuto a ognuno di noi portare a casa qualche punto che, a ben vedere, era alla portata.
Marano è sempre all'insegna del monumentale Peron che però distribuisce i meriti soprattutto con Grendene e Dalla Fina, il quale abbandonata la regia cmq in buone mani, si traveste da lato con una efficacia sicuramente evidente.
Arbitraggio con qualche topica, ma cmq a svantaggio di entrambe le compagini, quindi tutto nella norma.
Continuiamo quindi a giocare alla pari con tutte le squadre di categorie superiori e questo resta sicuramente il segnale più importante...il morale è buono e la gestione delle numerose forze a disposizione, che ovviamente richiede buonsenso da parte di tutti, è finora molto buona da parte di Chemello, e tutti accettano senza troppi problemi la cosa, questo è molto importante.
Il prossimo incontro è la "Grande Classica" contro il Torre, pesantemente rinforzato rispetto alla squadra che è giunta seconda lo scorso e che quest'anno ha l'obbiettivo di passare, le premesse di una bella partita, che ci sono tutte, vengano speriamo rispettate.
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