Aggiornamenti:

lunedì 25 luglio 2011

9. Zezza

Nome: Damiano
Cognome: De Zen
Altezza: 180
Peso: 72
Nato il: 06/10/1988

Numero: 1+8





:) Schiacciatore mancino di grande tecnica e affidabilità, ha nella pungente battuta al salto una delle sue armi migliori. Senza dimenticare il fantastico dono che ha di nascondere una matita nei capelli..

:(
..e non solo li.

Un altro semino germoglia nel cemento del patronato e vien fuori Zezza, che come Sugar, Pippo e molti altri cresce felice fra i boschi ed i prati in fiore del sanga, calamitato come di prassi dal grande Mario Bardin nel calcio, che vede talento, vede talmente tanto talento da poter fare tutti i ruoli, talmente tanto talento che finisce puntualmente in panca. E così, dopo 6 anni di talento calcioni e panca il piccolo Damiano capisce che è il momento di cercare nuove emozioni e punta tutto sul karate. Fu un anno di emozioni: l'emozione dello stomaco contuso, l'emozione delle costole incrinate, l'emozione del fegato spappolato, tutte cose molto belle che gli valgono la cintura gialla, e con essa un forte desiderio di cambiare sport. E' così che un bel giorno, vedendo un sacco di ragazze entrare continuamente in palestra, capisce bene che un listello di parquet vale ettari ed ettari di erba (..si..non QUELL'ERBA) e, convinto da babbo Franco (grandissimo, forza Inter in secula seculorum) e due amici molto motivati (che molleranno dopo 3 allenamenti) entra nel volley prima come palleggiatore (in quanto mancino), poi come opposto sotto la guida di Alberto Dal Maso coadiuvato dal grande Renato Coccia (chiniamo il capo e ci prostriamo dinanzi al magnificente Renato) fino ad arrivare in banda grazie ad Oriano. (Benissimo, deduciamo quindi che il fatto che farai il libero quest'anno è per completare tutti i ruoli e con essi la scheda dei punti Fool e vincere la tovaglia con la gigantografia del culo di MPP? - NDAdmin )
In tutto questo il nostro Orazio di siesai dea piassa rovereto si ricava anche qualche bella soddisfazione, come 2 promozioni in 1 divisione, inframezzate da una promozione in seconda, e soprattutto la convocazione al trofeo delle zone dopo solo un anno che giocavo. Intervistato sul tema il nostro atleta dice:"Chiaramente vincemmo, non per merito mio, ma perchè del mio anno c'era gente come Nicholas, Tyler e Trentin". Pure modesto.

venerdì 22 luglio 2011

Fissata la prima amichevole..

..con loro. Previsto un prezioso terzo tempo.

martedì 19 luglio 2011

7. Ale

Nome: Alessandro
Cognome: Molo
Altezza: 185
Peso: 80
Nato il: 29/7/1979

Numero: 7

:) non fa la rincorsa, così gli avversari non riescono mai a murarlo (seeeee), inoltre aspetta sempre che tutti i compagni escano dalla doccia prima di uscire a sua volta in modo che ognuno possa sempre parlare con qualcuno

:( non fa la rincorsa così si brucia almeno 2 traiettorie di attacco e 20 cmq di elevazione, inoltre fa delle doccie abnormemente lunghe e finisce tutta l'acqua calda e Neno ghe dise sù.

Avvicinato alla Fulgor dal basket - ebbene si - cresciuto nel calcio - ebbene si - arriva al volley all'ombra della sorellona più grande, al tempo braccio armato dell'allora 1a Div rosa. Viene preso sotto l'ala protettrice di coach Fabris che ne cura sopratutto la fase d'attacco e inserito come il "bocia" nel gruppo della serie D (che diventerà poi C) e nel frattempo continua a partecipare a campionati giovanili e di divisione. Siccome non è abbastanza decide pure di iniziare ad allenare. Sostanzialmente pianta la tenda fuori dalla PalaFulgor, e così per molti anni. Vede il maschile passare dalla C, alla D, al nulla cosmico (anno in cui fa una interessante esperienza alla corte dell'Artifer Zanè), per poi ridar vita al maschile dalla terza divisione in una scalata che si conclude nella Serie C dei giorni nostri, in cui nel frattempo la Fulgor ha maturato un'altra squadra di divisione sotto e perfino un bel settore giovanile. I molti compagni e le belle stagioni passate diventano un bagaglio inestimabile e restano fissi nella memoria di questa storia fortemente colorata di biancoblu. Tecnicamente nasce come centro(!!) ma grazie al cielo quasi subito (e per il bene di tutti) diventa banda e poi opposto, e poi banda e poi opposto e poi banda, e poi basta. Appassionatissimo di musica cura le colonne sonore del Fool-riscaldamento, con grande apprezzamento dei compagni di squadra soprattutto per la varietà del contenuto :) .
Segue inoltre il sito, infatti sono io che sto scrivendo in terza persona, non potete capire che brutta sensazione, spero non vi capiti mai di dovervi fare la scheda :D

lunedì 11 luglio 2011

10. Alino

Nome: Alessandro
Cognome: Visonà
Altezza: 175
Peso: 65
Nato il: 20/01/1992

Numero: 10

:) Non casca niente. Fosse stato con Newton sotto a quell'albero la gravità sarebbe a tutt'oggi un mistero. Aspirapolvere.

:( Ha dei nemici che lo spiano nell'ombra

Arriva con l'estate 2011 un nuovo libero in casa Fulgor, che rientra nel piano di rinverdimento della rosa e cmq porta un'esperienza pallavolistica cmq fatta sempre di campionati di livello regionale, nonostante la veramente giovane età. Destinato ad unirsi alla "banda del ciuffo" con Poz e il capobanda Iceman, il giovine Alino ha mostrato subito (e già da tempo) entusiasmo per il progetto che portiamo avanti da oramai un decennio, cosa molto gradita ai "vecchi" del gruppo. Ma veniamo a noi, o meglio a lui.
Inizia a giocare a pallavolo all’età di 7 anni a Valdagno per passare poi a 13 allo Schio Sport (fresco vincitore dello scudetto U14), dove accumula un palmares di tutto rispetto: 8 titoli provinciali giovanili, 3 titoli regionali, 1 Coppa Italia Tim Boy League U14, 1 medaglia d’argento ai campionati italiani U14 e tanti altri buoni piazzamenti, senza contare il torneo di canasta di Rotzo nel 2001 e diverse edizioni della Stima della sopressa della sagra di Staro.
Nel 2007-2008, dopo un anno in divisione a Zanè, entra nel volley regionale come secondo libero sempre nel team scledense, anno in cui viene convocato dalla selezione regionale indoor veneto in vista del trofeo delle regioni in Sardegna, cui alla fine purtroppo però non parteciperà.
L’anno successivo manca di un soffio la promozione in serie B2 e l’estate comincia a dedicarsi al beach volley laureandosi campione regionale e rappresentando il Veneto ai campionati italiani a Lignano.
Il successo più recente invece è targato stagione 2010-2011 quando vince il campionato regionale U18 qualificandosi alle finali nazionali a Cagliari.
Sull'onda di questi successi copia l'idea del milan e si fa cucire sulla polo "il giocatore più titolato al mondo" anche se Lollo Bernardi, appresa l'imprudenza, ha fatto il Real Madrid della situazione.
Ma veniamo alla vita extra-volley del nostro nuovo eroe, che lo vede spendere molto tempo in internet soprattutto in siti che abbiano a che fare con la pallavolo per news, risultati, news di mercato, robe varie…
Di tutt'altro stile invece il gusto televisivo, del quale Alessandro predilige il volley (tv o in streaming) più femminile che maschile, sostenendo che le donne difendono di più! (NDAdmin: certo questo è il motivo principale x cui TUTTI noi Foolgoratee amiamo molto di più la pallavolo femminile rispetto a quella maschile :D )
Ha come idolo sportivo Paola Cardullo, mentre nel maschile apprezza abbastanza Exiga.
D’estate lo trovate a tutti i tornei di green volley in zona, dove si "iscrive per vincerli ovviamente!" - dice. "a schio semo sta abitua così, ad avere una mentalità vincente".
Ed infatti ha vinto tutti i tornei. In cui è arrivato primo. (NDAdmin Alino scherzo non t'incazzare :p )

mercoledì 6 luglio 2011

14. MpP

Nome: Enrico
Cognome: Pellin
Altezza: 184
Peso: 79
Nato il: 14/3/1987

Numero: 14

:) Ottimo impegno, ottimo elemento-squadra e grandi potenzialità fisiche..

:( ..che però non controlla. Amato da lati ed opposti per la spiccata propensione al rapporto sessuale durante la fase di muro

La carriera sportiva del buon Enrico inizia all'interno del rettangolo sbagliato che spesso (troppo spesso) segna le palestra di tutto il mondo. Ebbene si, in nostro eroe è stato un baskettaro, e lo è stato pure per 5 anni. Amici cestisti non arrabbiatevi, partendo dal presupposto che penso il 70% dei Foolgoratee siano passati per il basket, è difficile immaginare di parlarne male, ma l'iscrizione all'albo dei pallavolisti ci impone di farlo periodicamente. Ma torniamo a noi, o meglio al nostro soggetto: finita la parentesi con le braghette oversize inizia la storia con il volley, ma 5 anni di basket sono 5 anni di baset, e rimangono evidenti tracce nello stile di gioco di Enrico, anche perchè il giorno in cui han spiegato le regole Enrico veniva da una notte in cui aveva appena montato il motore di un F-14 Tomcat sul suo califfone e, stremato dal sonno, si è addormantato mentre spiegano lo scopo del gioco. Alla prima alzata che gli arriva si trova così nella situazione di non saper cosa fare e, decidendo di mantenere almeno l'obbiettivo dell'ultimo sport praticato, tira una granata sul tabellone del basket, fiero nel ricordare l'ammirazione dei compagni di basket per chi riusciva a "schiacciare a canestro". I compagni di volley l'hanno presa diversamente.
Sconfortato da tutto ciò MPP (vedremo più avanti l'origine di questo nefasto acronimo) decide di abbandonare la squadra, ma il volley gli piace..pensa di aver solo bisogno di un po' di comprensione..dolcezza..coccole..quindi va nel misto dove, con l'elevazione di un canguro dopato che si ritrova, fa sfracelli e viene notato da Chicco&Giangio (allora compagni di squadra) che gli propongo di ritentare con il volley federale maschile. Ed è cos' che Empy (diminutivo affettuoso di Neno verso il suo compagno di muro preferito ;) ) atterra nella terra dei Foolgoratee.
Dove entra armonicamente nel gruppo con simpatia e impegno, mostrando grandi doti fisiche, talmente grandi da riuscire a stento a trattenerle, ed è così che i suoi colpi che esplodono imprevedibilmente (anche per lui) in ogni direzione possibile e non, gli consentono nel bene di fare punti incredibili, e nel male di meritarsi il soprannome MPP (Mano Pazza Pellin), che negli ultimi anni, viste le prestazioni a calcetto, sta digi-evolvendo verso APP (Arto Pazzo Pellin), ma la conclamazione è ancora in discussione dal consiglio dei saggi.
Grande passione per motori e velocità, ripara le auto dei clienti di giorno e dei compagni di squadra e amici di notte (una sorta di batman della Castroil) adora i Rally e lo fa vedere chiaramente quando è tempo di andare in trasferta. E infatti ora viene da solo, partendo per ultimo e arrivando per....ultimo perchè dopo aver superato tutti i compagni, il tempo, il suono e anche l'olfatto sbaglia la svolta dell'ingresso in palestra e finisce 3 paesi più avanti.

domenica 3 luglio 2011

99. Sanko

Nome: Riccardo
Cognome: Grendene
Altezza: 192
Peso: 83
Nato il: 11/4/77

Numero: 99

:) Terminale offensivo di grande affidabilità, con molti alti e pochi bassi, importante anche a livello mentale xchè funge da cementazione per la squadra andando d'accordo veamente con ogni compagno di squadra.

:( Il fisico un po' magrolino e asciutto (non come quelo di Nicola F.) ci fa temere spesso per la sua incolumità. Per questo Ciobi quest'anno ha previsto per lui sedute triplicate di pesi. E pio non la passa mai a calcetto. HAHA. Sanko tiè ;)

La prima cosa che salta agli occhi è che quello del Sanko è un felice ritorno dato che proprio da Thiene partì la sua carriera che lo ha visto girare il mond..l'Ital..il Veneto prima di tornare al trampolino di lancio quest'anno.
Le due stagioni thienesi lo vedono nascere come centralone di grandi speranze nelle file giovanili di chi ha plasmato gran parte di noi, il solito indimenticato Carletto, arrivando alla serie D.
Come spesso accade però i prodotti del vivaio thienese sono appetiti dalle più potenti società limitrofe ed è così che Ricky si tinge di giallorosso, passando allo Schio (non alla Roma, te piasaria ah Dave?) dove ha la possibilità di disputare i soliti campionati da giocatore figo: junor league, C2, under 18.
Purtroppo qui un'ernia del disco costringe questa giovane (allora) promessa del volley nostrano ad uno stop di 4 anni.
Curata l'ernia il buon Sanko viene trovato raccolto ed accudito come il gattino della pasta barilla da Neno nel suo Marano, dove però capiscono che Ricky celava un terribile segreto: era un travestito!! TRANQUILLI Foolgoratee, l'ambiente doccia resta sicuro: infatti egli è un opposto travestito da centro, e così una volta smascherata questa attitudine il Sanko diventa il più classico degli opposti mancini che tanto rompono le balle alle povere bande che li devono murare. I 4 anni di Marano, smezzati in C e D rimettono in piedi un giocatore, ma prima di questo un atleta, ma prima di questo un uomo, ma prima di questo..basta.
A questo punto però il nostro eroe viene preso dalla Ibrahimovicite (se siete riusciti a leggerlo al primo colpo non siete normali, sappiatelo) e se ne va 2 anni in quel di Povolaro, prima di essere chiamato a Verona dal Chievo per sostituire Luciano (dopo il pasticcio Eriberto della falsa identità). Il ragazzo però non convince Del Neri che lo prende da parte e gli dice: "Sei vevamente un bvavo vagazzo ma, senza vancove, eva meglio Semioli" quindi lo parcheggia in una serie C veronese. Restituito così al volley, ma sempre in piena sindrome Ibrahimoviciana (questo è già più facile) si fa un anno a Isola Della Scala, uno anno a Marano e uno anno a Torre (...).
Dopo tanto girovagare, ed avendo ormai un'età, una saggezza e un sopratutto un fegato maturi, torna a Thiene a dare man forte al nostro gruppo che aveva bisogno di un rinforzo del genere per affrontare la vicina serie C.
BENTORNATO.