(Ri)Sfiorato il colpaccio....e sarebbero stati 3 punti d'oro. Arriva a Thiene una squadra di giovani ma tutt'altro che sprovveduta. Come ci si aspettava si vede una squadra dotata sia fisicamente che tecnicamente ben oltre la gran parte delle squadre affrontate fin qui negli anni. Ma c'è un'altra cosa, in genere una squadra così forte "davanti", fatica di più "dietro", ed invece le
giovani promesse di Treviso non mollano una palla, distrubuendo i meriti del loro successo anche su questo fondamentale.
La
partenza è buona da parte nostra, c'è il piglio giusto in campo e limitando quasi allo zero gli errori e l'imprecisione ci portiamo sul 18-12. Si sente l'aria dell'impresa ma una loro banda pensa bene di riportarci con i piedi per terra infilando una serie di battute che un po' mettono in difficoltà la ricezione, ma anche quando prendiamo le misure non riusciamo a mettere giù palla. Di li il set torna in equilibrio fino al rush finale dove gli episodi fanno la differenza, e al primo giro la fanno in favore degli ospiti.
Si parte nel
secondo parziale con la convinzione di essere ben in partita da una parte, ma dall'altra l'amarezza per aver per l'ennesimo set per la poca "simpatia" che abbiamo per la zona fra i 20 e i 25 punti, senza contare il recupero concesso troppo facilmente agli avversari.
C'è maggiore equilibrio nel secondo parziale, anzi, siamo noi ad inseguire stavolta per tutto il set, che resta equilibrato, ma ci porta sul 22-24. Il merito li è di crederci fino a ribaltare e vincere. Identica cosa nel
terzo, sempre molto equilibrio, con la Sisley che dispone in campo anche l'artiglieria pesante, che impressiona davvero come mai prima. Complimenti a loro, ma del resto, è la cantera di uno dei club più forti a livello nazionale. Cmq il terzo parziale è nostro con gli ospiti che perdono un po' la bussola, anche se strigliati a dovere (e forse anche oltre) dal loro coach. Torna il
Malizia "profumo di impresa" che avevamo brevemente respirato nel primo set quando nel
quarto parziale abbiamo la possibilità di chiudere sul 24-23 ma i giovani trevigiani non mollano neanche una palla e ribaltano stavolta a loro favore il finale di set, anche in seguito ad una palla molto dubbia non fischiata dall'arbitro su un secondo tocco loro, che riconduciamo alla devastante fatalità del "fa parte del gioco" e riportiamo cmq per dovere di cronaca. Nel
tie-break la gara resta equilibrata con la Sisley che prende vantaggio un po' alla volta, e respinge anche il nostro ultimo tentativo di ritorno, portandosi a casa 2 punti.
Degli
avversari abbiamo già detto, volendo trovare un difetto forse la tendenza a tirare quasi sempre e cmq tutto li porta ad essere fallosi e regalare punti.
Noi, dopo aver affrontato Schio e Sisley ci troviamo con 2 punti che due settimane fa avremmo considerato d'oro, e che effettivamente lo sono. Ma che perdono di lucentezza nel momento in cui ci accorgiamo che sarebbero davvero potuti essere 6, se solo avessimo chiuso al momento giusto i conti. Certamente siamo un po' spreconi ultimamente ma altrettanto certo è che siamo vivi e determinati a giocarla fino alla morte. Per citare un grande filoso portoghese contemporaneo, se i nostri avversari lasceranno la pelle in campo, noi lasceremo il sangue. Così anche noi abbiamo il nostro motto, chissà che porti bene.
Una alla volta fulgorati, una alla volta, che non succede ma se succede, e se succede se fa..el pesse se va a magnà!!